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Date
Titolo
VICINI DI CASA
Data
09/05/2003
Ora
09/05/2003
Luogo
San Bonifacio (teatro centrale)
 
La ricompensa
di David Conati
La fiaba è nata per il bisogno innato dell'uomo di fantasticare o di passare il tempo, ma anche perché con le sue metafore è sempre stata un efficace mezzo per insegnare qualcosa. Quando ho letto il testo mi sono chiesta quale chiave interpretativa doveva essere usata per rappresentare sulla scena quella nostra parte del nostro passato di povertà e fame, che per effetto del benessere raggiunto dopo gli anni cinquanta e di un presente "usa e getta, la colloca lontanissima, se non addirittura scomparsa dalla memoria di molti di noi. Non è una storia complessa, la vicenda ruota attorno all'indagine per il furto di una cintura con la fibbia di argento, all'amore infelice, alle credenze popolari e alla fame che aiuteranno Elvira (la stria) a studiare uno stratagemma... È questo il lato che mi ha incuriosito della commedia, la possibilità di riportare sulla scena i ricordi dei nostri genitori: la loro vita dura e semplice, l'uccisione del maiale. Avvenimento talmente importante non solo per la famiglia ma anche per la contrada, in quanto tutti ne traevano beneficio; le chiacchiere delle donne vicino alla fontana dove si lavavano i panni, gli amori delusi, la furbizia delle persone anziane, insomma tutto quello che faceva diventare una contrada un microcosmo autoctono e autosufficiente…
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